Visione 7000
/ Ewald Frank
Language: italian
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4. IL RITORNO DI CRISTO





Dio,
il Creatore, ha un piano con la creazione e, quale Redentore, ha un piano con i
redenti. Colui che crede all’esistenza di un Dio personale è convinto che non
affida nulla al caso. Così dice il Signore: “Io sono Dio… che annunzio la
fine sin dal principio, e molto tempo prima predico le cose non ancora avvenute;
che dico: Il mio piano sussisterà…” (Isaia 46:10). “Perché il Signore
eseguirà la sua parola sulla terra, in modo definitivo e reciso” (Romani
9:28).
Chi
conosce bene le Sacre Scritture sa che l’annuncio della venuta del Redentore,
in tutto l’Antico Testamento, fin dal giardino di Eden (Genesi 3:15), era la
speranza del popolo di Dio. Parimenti il ritorno di Gesù Cristo, del Redentore,
è la speranza del popolo di Dio fin dall’inizio del Nuovo Testamento — dal
giorno della Sua gloriosa ascensione. Il Signore disse: “…io tornerò, e
v’accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi”
(Giovanni 14:3). Adesso, questo avvenimento, il più grande della storia della
salvezza, è proprio imminente. Secondo le notizie giornalistiche apparse alla
fine del 1995, in tutto il mondo, vi sono milioni di persone che aspettano
questo avvenimento. Vi sono tuttavia anche fanatici religiosi, come dimostrano
gli ultimi tragici fatti della setta dell’«Ordine del tempio del sole», dei
quali nell’ottobre del 1994 si suicidarono in cinquantatré, nel dicembre del
1995 in sedici. Da quanto riferito dai quotidiani, essi tenevano le loro
funzioni cinque volte al giorno indossando il cappuccio dell’Ordine e
celebravano la messa tutti i giorni. Sono dei ciarlatani che sorgono in
continuazione e screditano la vera fede. Ci sono però anche delle persone che
credono secondo la Bibbia e aspettano con gioia il ritorno di Gesù Cristo,
conducendo una vita del tutto normale. Sono persone sensate, chiare e sincere
nel loro agire e nel loro camminare.
Sapere
se il promesso ritorno di Gesù Cristo e gli avvenimenti annunciati che
seguiranno avverranno prima o dopo la svolta del millennio, cioè prima o dopo
il 2000, questo spetta solo a Dio. I segni dei tempi, ai quali dovremmo prestare
attenzione, ci fanno tuttavia capire chiaramente che il tempo si è avvicinato.
Stabilire una data, come si è sempre cercato di fare nel passato — Dio sia
ringraziato — non è possibile e neanche necessario. Infatti, nella profezia
biblica, l’anno comprende 360 giorni e non, come siamo abituati, 365 giorni.
Già da questo risulta una notevole differenza di tempo. È certo che nessuno
conosce né il giorno né l’ora tranne Dio solo. Ma, per il nostro
orientamento, ci sono state date nelle Sacre Scritture delle predizioni chiare
come segni di riconoscimento.
Alla
prima venuta di Cristo si adempirono più di 100 profezie dell’Antico
Testamento. Tutti i particolari essenziali riguardanti Lui — incominciando
dalla Sua generazione soprannaturale, dalla Sua nascita a Betlemme, dal Suo
ministerio, dal Suo soffrire e dal Suo morire fino alla Sua risurrezione e alla
Sua ascensione — erano stati predetti nella profezia dell’Antico Testamento.
Si può dire la stessa cosa del tempo prima della seconda venuta di Cristo. È
sbalorditivo leggere i passi biblici corrispondenti e vedere come sono oggi di
grande attualità.
Già
2000 anni fa, l’apostolo Pietro vide per lo Spirito che la gente si sarebbe
beffata del ritorno di Cristo, come d’altronde avviene proprio nei nostri
giorni. I principali criticoni sono teologi increduli che non comprendono il
piano cronologico di Dio e il modo di stesura della Sacra Scrittura. Per
esempio, pretendono che gli apostoli e anche Gesù stesso si siano sbagliati
persino nell’ultimo capitolo del Nuovo Testamento quando Egli disse: “Ecco,
io vengo tosto!”. La Sacra Bibbia però è stata scritta in modo da essere
valida in ogni tempo. Ogni parola scritta può essere predicata e creduta
durante l’intero tempo della grazia fino al momento in cui si verifica
realmente l’avvenimento preannunciato.
L’apostolo
Pietro puntualizza questo tema e scrive: “Sapendo questo, prima di tutto: che
negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i quali si
condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov’è la promessa della
sua venuta?”. A cui egli stesso risponde: “Il Signore non ritarda
l’adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli è
paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a
ravvedersi” (2 Pietro 3:3-9). Tuttavia non rimane più molto tempo per gli
schernitori; il loro ridere e il loro bestemmiare saranno mutati in pianto e
stridore dei denti. “Non v’ingannate; non si può beffarsi di Dio; poiché
quello che l’uomo avrà seminato, quello pure mieterà” (Galati 6:7).
Secondo la testimonianza delle Sacre Scritture, Cristo ritornerà fra poco come
Egli ha promesso, e rapirà i Suoi nella gloria (1 Tessalonicesi cap. 4), prima
che inizi il periodo della Grande tribolazione (1 Tessalonicesi 1:10).
Prima
che il Signore Gesù ci precedesse nella gloria, diede ai Suoi la promessa di
ritornare e di prenderli con