Visione 7000
/ Ewald Frank
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7. L'OPERATO SOPRANNATURALE DI DIO





L’incarnazione
del Redentore fu un atto soprannaturale di Dio nell’ambito naturale. Maria
nacque in questo mondo come ogni altro essere umano e anche lei ebbe bisogno di
salvezza. Era stata semplicemente scelta da Dio quale vaso terreno in cui venne
deposto il Seme divino, affinché la Parola potesse diventare carne. Anche lei
aveva bisogno dell’esperienza della salvezza e, per questo motivo, Maria fu
tra le 120 persone che, radunate nell’alto solaio a Gerusalemme il giorno di
Pentecoste, sperimentarono il battesimo dello Spirito Santo, esperienza che
appartiene alla salvezza (Atti 1:14, 2:3 e altri).
Dio
salva in un solo e unico modo, cioè sempre in relazione con la fede nella
Parola della promessa. Maria credette nel messaggio divino che le recò
l’angelo Gabriele e disse: “Ecco, io sono la serva del Signore; mi sia fatto
secondo la tua parola” (Luca 1:38). Così la Parola divenne carne e nacque il
Figliuolo di Dio. Allo stesso modo tutti gli uomini e tutte le donne devono
credere nel messaggio divino, mettersi a disposizione di Dio e ricevere in loro
stessi la Parola della promessa. Solo così può sorgere in loro una vita
divina, operata dallo Spirito, mediante la nuova nascita. Dopo la fondazione
soprannaturale della Chiesa neotestamentaria mediante l’effusione dello
Spirito Santo, il giorno di Pentecoste, Maria non è più menzionata neanche una
sola volta fino alla fine della Sacra Scrittura, né da Pietro, Giovanni o
Giacomo e neanche da Paolo o da altri. Lei aveva adempiuto il suo compito. Si
tratta di Gesù Cristo, l’unico che è Redentore, Mediatore e Intercessore. La
«Mariologia» è ignota alla Sacra Bibbia ed è in contrasto con Gesù Cristo.
Quanto
allo spirito, Gesù Cristo era Dio, quanto alla carne, era uomo. Egli era
assolutamente santo e senza peccato, per questo poté prendere su di Sé il
peccato di noi tutti e morire al posto nostro. Per mezzo del Suo sangue, in cui
c’era la Vita divina, Egli ha realizzato la riconciliazione e il perdono per
tutti. Lo possono sperimentare però solo coloro che ci credono. È stata
compiuta una piena espiazione, una piena redenzione dell’anima, del corpo e
dello spirito. Mediante la Sua risurrezione, il terzo giorno, l’opera di
redenzione fu divinamente coronata e legittimata. La morte, il soggiorno dei
morti e il diavolo furono vinti; il Risorto è il vero Vincitore di Golgota.
Dopo la Sua risurrezione, Egli si fece vedere dai Suoi discepoli per quaranta
giorni e parlò loro delle cose relative al Regno di Dio (Atti 1:3). Poi Egli fu
portato su nel cielo davanti ai loro occhi (Luca 24:50-51).
Per
tutti i veri credenti biblici, l’àncora irremovibile della loro anima sta in
queste realtà divine. Nella Sua risurrezione è fondata la risurrezione dei
Suoi, nella Sua ascensione la nostra certezza di essere rapiti da Lui nella
Patria celeste.
Prima
della fondazione del mondo, il Dio onnipotente aveva già destinato un Regno
eterno ai Suoi figliuoli e alle Sue figliuole. Era impossibile che il fallimento
degli uomini potesse mandare a monte il piano di Dio, e ancora meno renderlo
vano. Ne risultò solamente un’interruzione temporanea che Dio però aveva già
previsto. L’umanità, che si ribellò di propria volontà a Dio e si mise così
sotto la signoria di Satana, fu riscattata dal Signore senza alcun intervento
dell’uomo. La redenzione è contemporaneamente sia una realtà storica sia una
realtà della salvezza. Con l’Evangelo, viene recato agli uomini il messaggio
di allegrezza e di liberazione. Si tratta dell’offerta totale della grazia di
Dio. In virtù di questa redenzione, i figliuoli degli uomini che, fin dalla
loro nascita, sono figliuoli della morte, diventano figliuoli di Dio nati di
nuovo che ricevono la Vita eterna, se accettano nella fede questa opera di
salvezza.
Poiché
il Regno di Dio è un Regno eterno, tutti coloro che desiderano vivere in esso
debbono avere la Vita eterna. Per questo motivo, come il Signore stesso disse,
bisogna che ognuno nasca di nuovo (Giovanni cap. 3). La semenza per questa
nascita dall’Alto è la Parola di Dio che porta in Sé il germe della Vita
divina. Lo Spirito Santo viene sopra tutti coloro che hanno accettato la Parola
di Dio con pienezza di fede, e produce la generazione divina. Tramite la
generazione naturale siamo diventati delle creature terrene, temporali — dei
figliuoli degli uomini. Tramite la generazione soprannaturale dallo Spirito,
diventiamo dei figliuoli di Dio. “Poiché siete stati rigenerati non da seme
corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e
permanente” (1 Pietro 1:23). Nel momento in cui sperimentiamo la nuova
nascita, diventiamo dei figliuoli e delle figliuole di Dio, e Dio diventa il
nostro Padre celeste.
Chi
crede nel Signore come suo Redentore in questo modo biblico, può sperimentare
personalmente questa realtà. Questa offerta senza pari della grazia divina vale
per ogni uomo che l’accetta, finché duri il giorno della salvezza. Nessuno può
immaginare quanto sarà terribile per gli uomini che avranno respinto la
salvezza passare nell’Eternità separati da Dio. Al più tardi, nell’ora
della morte, tutti gli uomini, anche coloro che non credono alla vita dopo la
morte, verranno confrontati con la realtà che, con la morte, non finisce tutto.