Visione 7000
/ Ewald Frank
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5. LA CREAZIONE MAESTOSA
La
realizzazione del piano divino della salvezza ebbe inizio già fin dalla
creazione. Certamente ciascuno di noi ha già ammirato la creazione maestosa.
Purtroppo non tutti ne deducono per logica l’esistenza del Creatore, anche se
tutti sanno che, prima dell’edificio, c’era il costruttore edile, prima
dell’orologio, c’era l’orologiaio, ecc. È risaputo che, fin dal tempo in
cui gli uomini con le loro grandi invenzioni hanno realizzato cose fin allora
credute impossibili, l’esistenza stessa di Dio viene messa in dubbio e il
racconto della creazione viene ritenuto inverosimile, soprattutto da quando
Darwin pubblicò le sue tesi nel 1859. Negli ultimi secoli, filosofi atei hanno
reso attendibili le loro teorie contraddittorie e, nel contempo, hanno indotto
l’umanità all’incredulità. Dio viene disconosciuto e l’uomo festeggiato.
Si asserisce perfino che tutte le cose si siano formate da sé stesse. Chiunque
crede questo potrebbe allo stesso modo negare il proprio padre e la propria
madre e asserire di essersi formato da sé e di essere il risultato
dell’evoluzione.
Chi
potrebbe mai immaginare che il cosmo nella sua sconfinata immensità, con le sue
innumerevoli stelle e con la sua perfetta armonia sia venuto all’esistenza da
sé stesso, per esempio per mezzo di un’esplosione primordiale? Fino ad oggi
non si è presentato ancora nessuno in grado di poter migliorare la benché
minima cosa nella creazione maestosa. Pensiamo agli innumerevoli esseri viventi
negli oceani ai quali sono state destinate delle condizioni di vita ideali,
oppure ai milioni di specie di animali e di uccelli viventi su tutti i
continenti e come questi sono dovunque perfettamente adeguati alle differenti
condizioni climatiche!
Così
come il Creatore ha creato e ordinato nel principio tutte le cose per mezzo
della Sua Parola onnipotente, così esse esistono ancora oggi. Fin
dall’origine della terra si semina e si raccoglie ogni anno, come Dio il
Signore aveva stabilito fin dal principio: “Finché la terra durerà, sementa
e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno
mai” (Genesi 8:22). Solo là dove l’uomo sbadatamente s’intromette nella
natura, sorgono delle irregolarità. Quotidianamente miliardi di persone vengono
nutrite e, se tutto fosse distribuito in modo equo, nessuno sulla terra dovrebbe
patire la fame. Ogni anno, Dio non solo mantiene noi stessi e numerosi esseri
viventi, ma, tramite la natura, ci tiene una potente predicazione sulla vita, la
morte e la risurrezione. Ogni primavera si sveglia la nuova vita che porta nuovi
frutti. Segue l’estate con la ricca raccolta, viene l’autunno durante il
quale le foglie cadono dagli alberi e la natura muore. Poi segue il letargo
invernale e, certamente, di nuovo il risveglio con lo stesso ritmo la prossima
primavera. “Infatti quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro,
avendolo Iddio loro manifestato; poiché le perfezioni invisibili di lui, la sua
eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente sin dalla creazione del mondo,
essendo intese per mezzo delle opere sue” (Romani 1:19-20).
Anche
il fatto che ogni essere vivente si riproduce secondo la sua specie rimarrà per
sempre. Ancora oggi si semina la stessa semenza che spuntò per la prima volta
alla creazione della terra; crescono gli stessi alberi che portano gli stessi
frutti e le stesse razze animali vivono ancora oggi sulla terra. Anche l’uomo,
la corona della creazione, è ancora oggi lo stesso di Adamo ed Eva. All’uomo
è stata data facoltà creativa; ciò è stato dimostrato negli ultimi cento
anni e, soprattutto, negli ultimi cinquant’anni. Abbiamo vissuto lo sviluppo
dal carro a cavalli all’aeroplano fino all’astronave. In linea di massima
l’uomo è in grado di eseguire tutto ciò che si propone, come Dio disse:
“Ora nulla li impedirà di condurre a termine ciò che disegnano di fare”
(Genesi 11:6). Ho preso coscienza di questo fatto particolarmente il 9 dicembre
del 1995, quando l’astronauta di Apollo 16, il generale fuori servizio dott.
Charles Duke, riferì a Berlino del suo viaggio sulla luna in aprile 1972.
C’è
una sola cosa che l’uomo non è in grado di fare: creare la vita. Coloro che
credono all’evoluzione e parlano di una cellula primitiva dovrebbero però
dirci, in questo caso, chi ha creato la cellula primitiva e chi le ha dato la
vita! A questo punto si potrebbe anche chiedere chi ha messo in tutti gli esseri
viventi l’inclinazione alla propagazione. Perché gli atei non seminano del
grano prodotto artificialmente? Perché sanno benissimo che non germinerebbe,
non portando in sé alcun germe di vita. In verità, ogni uomo che pensa in modo
sensato dovrebbe poter dedurre dalla creazione potente, universale e maestosa,
l’esistenza del Creatore sovrano e onnipotente. Se l’uomo non si fosse
allontanato da Lui, potrebbe credere nella Sua Parola